Lucilla Rossi ci presenta un cammino nella propria mente, un viaggio tra esperienze e sinestesie. Indagando dentro di sé, Lucilla è alla continua ricerca di un equilibrio tra razionalità scientifica e istinto animale che in lei abitano. Nell’opera grafica si manifesta con accostamenti cromatici ricercati che esprimono quelle che lei chiama campiture dell’anima e sensibilità segniche. Sostiene che incidere sia un atto d’amore dove necessario è un seme, l’idea creativa, e un utero, la materia. Il suo linguaggio è poliedrico: oltre alla grafica d’arte, inizia a muovere i primi passi nell’installazione, per rendere più provocatorio l’impatto col pubblico, e nella poesia, per restituire il rapporto più intimo col suo pensiero.