La mia ricerca è un sentiero tra luce e ombra, pieni e vuoti, assenza e presenza: il segno come testimonianza del gesto sulla matrice, un gesto che rende Madre la materia.
Che sia legno, che sia zinco, l'idea e la materia si toccano in un amplesso meraviglioso. La superficie si arricchisce di rilevi e depressioni, che sono habitat di emozioni e ricordi.
La coesistenza e l'interazione di bianco e colore, come i silenzi e i suoni nella musica, creano microcosmi di suggestioni dove perdersi è bello.
Nel mio lavoro, protagonista è una visione caleidoscopica della Vita, in tutte le sue forme e in tutti i suoi colori. Dai momenti di introspezione e solitudine, ai momenti più giocosi e infantili.
Celebro la Vita, dalla sua origine al suo termine.